Purple, Retro gamingI 10 videogames più belli della storia per Purple Network

Quando ad agosto Time ha stilato la classifica dei 50 giochi più belli di sempre, come prevedibile, il mondo dei gamer è entrato in rivolta. Il vero gamer vive il videoludico non si basa sul successo che ottiene; per questo non è stato facile stilare una lista di quelli che sono i migliori videogiochi della storia secondo i Purples.

Quella che vedrete infatti non è una classifica ma una lista appunto di titoli  e curiosità con i quali abbiamo pianto, riso, preso dei gran brutti voti, cementato alcune amicizie e rovinate altre. Non è stato imposto nessun criterio di valutazione, sono stati quindi segnalati titoli appartenenti a qualsiasi piattaforma e un particolare episodio se fanno parte di intere saghe. 

Siamo pienamente consapevoli di quello a cui potremmo andare incontro e non vogliamo assolutamente urtare la sensibilità di nessun gamer, per questo sottolineiamo che quelli selezionati sono solo le scelte di noi Purples, nessuna classifica ufficiale! 

1.The Legend of Zelda: Link’s Awakening – GameBoy (1993)

Si dice che se ascolti Starway to Heaven al contrario puoi leggerci un inno a Satana ma la cosa non è mai stata confermata dai Led Zeppelin. Una cosa però la sappiamo, nelle cartucce di The Legend of Zelda: Link’s Awakening destinate ad alcuni paesi europei, inserendo alcuni nomi nei file di salvataggio potevi ascoltare particolari tracce audio. Tra i tanti Easter Egg di Zelda anche molti riferimenti a Mario, come il jingle in loop  che potevi sentire per qualche secondo quando entravi nel castello di Richard.

2. Doom (1993)

Nel 1980 Bill Gates scriveva la vision per la sua azienda: “Un pc su ogni scrivania e ogni computer con un software Microsoft installato”. Tutto perfetto fino a quando Doom non raggiunse il suo apice di popolarità e le macchine sulle quali era installato superavano di misura quelle sulle quali era presente invece Windows 95. Inutile dire che Bill non la prese bene e fece sviluppare una versione dello sparatutto in prima persona – concepita per MS-DOS – anche per l’OS di Redmond.

3. Cadillac and Dinosaurs (1993)

Di’ la verità, preferivi stare sotto o sopra? L’arcade è ambientato in un futuro distopico, dove la natura si ribella e i dinosauri tornano a popolare la terra e l’unico problema dopo aver recuperato i gettoni, era quello di scegliere lo schermo sul quale giocare. Dopo aver destrutturato di tutte le problematiche politiche ed ecologiste sulle quali era basato il fumetto Xenozoic Tales, la sua trasposizione in pixel rimane un capolavoro indiscusso del retro gaming dove il suo protagonista, il ranger Jack Terenc, vive in questa terra selvaggia la sua passione per i motori. Soprattutto per le Cadillac…

4. Street Fighter II (1991)

Il più famoso picchiaduro firmato Capcom è l’indiscutibile capostipite del genere ma sai anche che Street Fighter II era diventato così popolare da attirare l’attenzione di molti hacker? E che contribuirono paradossalmente a migliorarne l’esperienza di gioco?

La più famosa mod tra queste, Street Fighter II Rainbow Set (che tra le altre aggiungeva palle di fuoco e super mosse in aria) non è passata inosservata ai game designer Capcom che inserirono le feature più riuscite in Street Fighter II Turbo: Hyper Fighting. 

5. The Secret of Monkey Island (1990)

C’è chi li pagherebbe oro e chi invece se li appende in bagno. Parliamo dei primi bozzetti della storia di The Secret of Monkey Island: il musicista George Sanger, conosciuto anche come ” The Fat Man”, ne ha una copia ricordo appesa nei bagni del suo studio di Austin, anche se collaborò per la Lucas Art solo per Loom.

6. Sam & Max Hit the Road – PC (1993)

Dopo Day of Tentacle, Sam & Max fu la seconda avventura grafica ad essere lavorata con l’ausilio di uno storyboard nel ranch della LucasArts. Prima che la casa di produzione ne approvasse lo sviluppo, i neoassunti developer si esercitavano a creare i loro primi codici in SCUMM. All’interno del gioco è stata inserita una citazione da Star Wars: Il droide di Bumpusville emette un ologramma della Principessa Leia che chiede aiuto a Sam & Max, parafrasando la celeberrima scena dove da C1-P8 mostra il grido d’aiuto del generale Organa indirizzato però a Obi Wan Kenobi.

7. Double Dragon (1987)

Qui si fa la storia, direbbe Vasco Rossi: Double Dragon è uno dei padri dei picchiaduro a scorrimento che ha ispirato generazioni di giochi successivi (anche il più fortunato Street Fighter). Talmente iconico da essere citato persino in una chicca cinematografica come “Il piccolo grande mago dei videogame” dove, nella scena della sala giochi, si fa riferimento al gioco con la frase: “Ha fatto un record totalizzando 50000 punti al Doppio Drago“.

8. Another World (1991)

Rilasciato nel 1991 per Amiga 500, fuori dall’Europa è conosciuto come Out Of This World ed era disponibile per DOS-PC, Apple II, 3DO, SNES e Mega Drive. In pochi sapranno che nel ’93 hanno cecato di dargli un seguito ufficiale chiamato Flashback.

9. Toki – Arcade version (1989)

Conosciuto in Giappone come Juju Densetsu (“La leggenda di Juju”), quello dello scimmione che spara palle dalla bocca per salvare la sua fidanzata, è stato uno dei platform game sviluppato dalla (ormai defunta) software house TAD Corporation. Anche se la scelta di noi Puprle ricade sulla sua versione arcade, Toki ha trovato nuova vita negli anni successivi alla sua release ufficiale su altre piattaforme come Atari Lynx e Sega Megadrive anche se quest’ultima versione non solo aggiunge alcune differenze nell’impostazione dei livelli ma ha proprio un altro nome: “Toki – Going Ape Spit”.

10. Super Mario Bros. (1985)

Se nel ’95 non eravate ancora entrati nell’adolescenza, probabilmente anche se eravate infanti o adulti, insomma se solo opponevate il pollice all’indice in modo consapevole, avete giocato a Super Mario Bros., distruggendo a testate decine di migliaia di mattoni. Adesso siediti, è probabile che quello che sto per dire ti disturbi quasi quanto la morte di Mufasa: quando invasero il regno dei funghi, i Koopa trasformarono tutti gli abitanti in mattoni (è scritto nelle istruzioni). Complimenti, hai fatto una strage!

Siamo convinti di avervi fatto tornare in un attimo ai pomeriggi (e alle nottate) di “qualche” anno fa ma da dove è cominciato tutto? Dalla tesi di dottorato di uno studente di Cambridge nel 1952, qui per tutta la storia!